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-Certezza origine, garanzia qualità (C.C.Carli 2002)

CERTEZZA DELL'ORIGINE DEI BENI E QUALITA' DELLE PRESTAZIONI, TRA GARANZIE PER IL CONSUMATORE E TUTELA DEL MERCATO

( relazione di C.C. Carli al Seminario ISPESL - Caserta, 21.06.2002 )

Sommario:

1) ringraziamenti e presentazioni; 2) considerazioni: certezza dell'origine merci e la qualità del prodotto / servizio; 3) ulteriore considerazione: etica nei rapporti socio-economici; 4) conclusioni.

Ringrazio l'Organizzazione per l'invito a partecipare a questa interessante ed importante iniziativa, permettendoci così di presentare il punto di vista del Cittadino-consumatore e dell'Utente.

Ringrazio gli Ospiti, per la calda accoglienza e quanti - Autorità e Cittadini - sono voluti Intervenire.

Porto a Tutti anche i saluti di due entità che rappresento: ACCADEMIA EUROPEA (istituto per la Formazione e le Ricerche), ASSOUTENTI (associazione nazionale utenti servizi pubblici) e Co.VALORI (comitato per la valorizzazione delle professionalità).

Il tema oggetto del Seminario è, sicuramente, tra quelli che si prestano ad esser trattati sotto molteplici e variegati aspetti, tutti interessanti e densi di dati prospettici.

Già il titolo 'SICUREZZA NEL COMPARTO TESSILE: LAVORATORI ED UTILIZZATORI' mi fa venire in mente almeno due grandi problematiche: la sicurezza sui luoghi di lavoro (la cui disciplina è stata recentemente adeguata agli standards europei) e l'organizzazione economica delle strutture produttive (i cui esempi italiani - come i 'distretti industriali' - sono famosi e proprio nel settore manifatturiero, sia tessile che edile).

Per quanto mi concerne - esponente di un'Associazione di Consumatori e di un Comitato per la valorizzazione della Qualità Professionale - vorrei sottoporre alla paziente attenzione dei Convenuti alcune riflessioni, incentrante su due aspetti: la certezza dell'origine delle merci e la qualità del prodotto / servizio .

- 2 - Non solo, quindi, la tutela della Sicurezza Ambientale e Sanitaria di Addetti, Consumatori, Cittadini, ma anche la Difesa - più a monte - della Qualità ; è questa che, a mio avviso, deve essere l'oggetto primo di quanti (istituzioni, associazioni consumeristiche, enti di controllo) partecipano dell'interesse generale verso un armonioso ed equo sviluppo economico.

Ritengo, infatti, che l'introduzione delle REGOLE SULL'ORIGINE / PROVENIENZA delle merci (prodotti / servizi) e SULLA STANDARDIZZAZIONE delle loro caratteristiche tecniche, abbiano determinato un'omogeneità più estesa di quanto inizialmente fosse previsto: non più solo 'tecnica', ma 'normativa', poi'istituzionale' ed infine 'culturale' dell'area territoriale coinvolta, dove cioè arriva l'influenza (anche indiretta) delle dette regole.

Se è di tutta evidenza l'interesse che i Consumatori-Utenti possono avere al rispetto delle Normative, quale garanzia di Qualità, ed il Mercato per la mancata presenza di imprese avvantaggiate da posizioni illegali (si badi: non rese tali per attività di lobbies, ma dal mancato rispetto di criteri oggettivi dell'interesse generale), deve esser affermato che la 'certezza dell'origine', essendo in stretta connessione con la 'qualità del prodotto e/o servizio' oggetto di contratto con l'Utente, rappresenta anche uno dei criteri principali di ETICA, ai quali si dovrebbero - credo - ispirare le Imprese ed i vari Soggetti dell'economia.

- 3 - E qui vengo al terzo punto del mio intervento che, in un certo senso, riassume i due precedenti: la necessità di etica sociale nell'ambito dei rapporti .

Attraverso un' indagine svolta fra Cittadini, Associazioni, Aziende di servizi, Istituzioni, Parti sociali, C q . V alori (un Comitato costituito tra Comunità di Utenti, finalizzato alla valorizzazione della Qualità Professionale) ha selezionato alcuni dei principali Valori-Guida, che si ritiene costituiscano altrettanti Principi Ispiratori dell'Azione Professionale e che, quindi, il loro rispetto sia garanzia per un corretto esercizio della stessa. I Valori selezionati attualmente sono: la divisione dei principi etici su cui si fondano le istituzioni nazionali e comunitarie ; l' utilizzo di tecnologie avanzate ; la certificazione come obiettivo; formazione e costante aggiornamento professionale ; la promozione e sviluppo della Cultura di Impresa ; la soddisfazione dell'Utente - Comunicare valori ; il rispetto delle procedure; rispetto delle regole di mercato; dialogo e cooperazione con le Istituzioni; la trasparenza nella gestione del servizio ; l' accessibilità facile ad una poco costosa soluzione delle controversie.

Ma vi è anche: sensibilizzazione e coinvolgimento del Cittadino e dell'Utente negli obiettivi di tutela di salute, sicurezza, ambiente .

E quanto importanti siano questi aspetti è anche dimostrato dalla presenza, nell'ambito dell'interessante sito web di ISPESL, di MODELLI COMPORTAMENTALI che si richiamano alla presenza di 'processi-qualità' ambiente/ sicurezza/ salute.

Infatti, la centralità dell'Utente ed il primato dell'eccellenza sono i valori ai quali s'ispira l'impegno di chi investe nell'Uomo e nell'Ambiente che lo circonda, in cui Egli vive e lavora; un corretto eco-impatto è pertanto indispensabile, sia da parte delle Imprese, che degli altri Operatori.

In tale contesto risulta evidente la necessità di un attivo ruolo dell'Impresa che, pur nel rispetto del valore soggettivo dei fornitori del capitale di rischio, ne consideri l'impatto sociale, fino all'eventuale individuazione di un possibile stadio di ' consumo sostenibile '.

E l'importanza assunta dall'Etica per il sistema economico è dimostrata dalla recentissima normativa in tema di responsabilità penale per gli enti ( profit e non-profit ), il cui ambito oggettivo verrà prevedibilmente esteso anche ai reati contro l'Ambiente e la Sicurezza sul lavoro , così come già insito nelle normative internazionali recepite e nella relazione accompagnatoria allo Schema di norma delegata per la riforma della normativa societaria.

- 4 - Tali considerazioni dimostrano, credo, come siano strettamente collegati diversi settori della vita civile; oggi, resi forse ancora più interconnessi, proprio dalla Tecnologia . Esse danno anche lo spunto per effettuare alcune conclusioni al mio intervento:

- innanzitutto, il rilievo raggiunto - e sempre di più acquisibile - dall' Etica nel contesto economico, non solo sociale .

- secondariamente, si deve rilevare l'importanza acquisita dalla Tecnologia Sociale: posto che è la Tecnologia, la vera ricchezza delle persone, è la sua oggettiva e complessiva essenza nazionale a garantire una crescita una decreta al Benessere nazionale.

- a tali fini sono indispensabili tutte le forme di interscambio di Informazioni , quindi di Tecnologia, tra Soggetti fisici e giuridici (anche quale estrema applicazione della Trasparenza nell'azione degli Enti).

- soprattutto sono necessarie forme di interconnessione tra Università e Imprenditoria e, in generale, tra Teoria sperimentale e Pratica. E ciò, tanto più valido oggi, che vige in criterio della 'formazione permanente'. In tale modo, il mondo del consumo e quello della produzione potranno colloquiare, aumentando reciprocamente lo sviluppo e incrementando le aree di coesione, piuttosto che quelle di conflittualità.

- in questo senso, sia l'Università che l'Imprenditoria si garantiranno reciprocamente un flusso di plus-valore , capace di fornire crescita tecnologica alla Società.

- last but not least , tale attitudine di istituzioni ed aziende dovrà esser valutata, misurata e certificata, in linea con le è più recenti regole internazionali di SOCIAL ACCOUNTING / AUDITING : non più solo contabile quindi, ma anche economico, ambientale e sociale. Sarà il MODELLO COMPORTAMENTALE - costruito quale esimente alla responsabilità penale dell'impresa - ed il BILANCIO SOCIALE - elaborato per poter valutare l'impatto economico, ambientale e sociale dell'azione aziendale - che costituiranno i parametri fondamentali dei futuri rapporti intersoggettivi; né più né meno, come oggi avviene per il 'bollino blu degli scarichi delle auto o degli impianti di riscaldamento immobiliari' !!

C q .Valori , è un'entità che si occupa di coordinare le azioni di associazioni (comunità di utenti; ass. consumeristiche; ass. di categoria; ...) e - ove quelle non esistano, siano carenti o esistano solo fuori Lazio - anche di effettuare tutte quelle azioni proprie di dette associazioni consorziate.

Tra queste azioni: (A) rappresentare gli interessi degli associati, presso le istituzioni; (B) formazione, (C) informazione e (D) servizi per gli iscritti (pareri, sondaggi, studi, relazioni istituzionali e sindacali, ....).

•  per saperne di più, vai al sito: www.diritto.it/articoli/aigi/comitato/index.html

AssoUtenti , è una delle associazioni consumeristiche di rilievo nazionale, presente in quasi tutte le regioni, operante in tutti i settori, ma specializzata nei campi: trasporto pubblico, sanità, banche, problematiche dell'informatica e dell'elettronica.

•  per saperne di più, vai al sito: www.assoutenti.it

Carlo C. Carli - presidente Co.Valori consigliere naz. / deleg. relaz. est. AssoUtenti)

 

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