Sei nella pagina: terza pagina / MercatiFinanziari / - Valori e mercati (Nano 2006)

- Valori e mercati (Nano 2006)

- Valori e mercati (Nano 2006)

Le criticità che stanno oggi contrassegnando l’intero settore bancario e finanziario sono il naturale risultato della grande evoluzione che esso ha avuto nel volgere degli ultimi  trent’anni. 

Questo è tanto più vero se noi pensiamo alla velocità con cui i sistemi, (non mi riferisco solo ai  mercato ma anche agli strumenti tecnologici) in Italia si sono evoluti partendo da una grande arretratezza rispetto ad altri paesi anche europei. Certamente alcuni importanti fatti non riguardano solo il nostro paese : pensiamo alla necessità di affrontare urgentemente i molti aspetti della globalizzazione  e per restringere al  nostro settore di interesse , ai nuovi  scenari  in cui  le imprese bancarie e assicurative devono affrontare competitività ed efficienza.

I frutti dei cambiamenti  sono in qualche modo entrati nelle nostre case influenzando la nostra cultura anche se è ancora difficile dire come ad essi si stia rispondendo.

Le discipline della ricerca sociologica , della finanza comportamentale , si aggiungono a quelle giuridiche ed economiche e la politica deve assumere un ruolo sempre più attivo in coerenza con i valori.  

Questa premessa appare doverosa  se si pensa all’attuale fase di sviluppo del settore bancassicurativo e finanziario.

In tempi in cui sembra che l’unico principio regolatore sia il profitto, si levano autorevoli inviti alla riflessione.

C’è bisogno di insistere sulla mission delle imprese di questo grande settore,  proprio per non dimenticare le buone ragioni del lavoro, per non dimenticare le promesse costituzionali in tema di risparmio.(1)

Questo bisogno emerge in un momento di crisi  del sindacato tradizionale che è costretto a confrontarsi  con grandi questioni con minor forza  e coesione rispetto al passato. Proprio nel nostro settore ciò è dimostrato dal clima in cui si è svolto l’ultimo rinnovo contrattuale con  l’ABI . E se questa è la realtà del lavoro dipendente, per quel contorno di attività collegate che un tempo costituivano il parabancario, non si può certo dire che si vada meglio.

Ai bancari dipendenti, che oggi sono circa 250.000, si aggiungono altri  35.000  lavoratori del bancassicurativo incaricati  per la distribuzione dei servizi e prodotti da parte di banche ed altri intermediari.

Ancora oggi, per questi ultimi, non esiste un accordo collettivo che riconosca  la specificità della loro prestazione , nonostante la legge condizioni l’accesso alla professione attraverso l’apposito albo dei promotori finanziari, tenuto dalla Consob.

Ma questo settore comprende altre figure professionali dai contorni incerti che richiedono una migliore definizione giuridica  come  gli analisti e  i gestori,   se vogliamo escludere per diverse ragioni  i mediatori creditizi o gli agenti in attività finanziarie che da poco sono stati inquadrati in un accordo di categoria.

Dal punto di vista normativo e regolamentare, questo mondo dominato da banche e assicurazioni, è oggetto di diverse competenze da parte delle autorità di vigilanza, aspetto questo che crea alcune disparità  tra lavoratori che svolgono la stessa attività e che per molti  versi  devono essere coerenti rispetto ad un  corpus di regole , che è anche espressione di principi deontologici .

Ma la questione dell’autoregolamentazione , in questo settore deve essere affrontata con molta attenzione.(2)

Una volta messi sulla carta, i valori  devono  poi essere difesi  con un controllo super partes , che garantisca vera indipendenza  dagli interessi. Solo così si potrà tutelare il risparmio.

(Arrigo Nano)       

(1)     Nella relazione Consob del prof. Lamberto Cardia nell’ Incontro annuale con il mercato finanziario (Milano, 7 giugno 2004) si possono leggere alcuni importanti  “passaggi”  su questo tema. 

(2)     Interessante è l’approfondimento :  “Servizi finanziari e conflitto di interesse”  del prof. Ranieri Razzante reperibile su www.covalori.net

DOCUMENTI ALLEGATI:

nessun documento allegato.

Sede: via della stazione di San Pietro, 57 - 00165 Roma
Tel./fax 0039 06 6380336
contattaci
Direttore resp.: Carli
Comitato redaz.: Aprile, Battelli, Brancaleoni, Cinotti
Sito realizzato da Deblin --- software D-Edit 1.0